ARCHIMANTRA

ARCHIMANTRA
Archi e altri strumenti

Domenica 30 Giugno
Ore 16.00 – 17.30
Sala B – Palazzo Guidobaldo del Monte

ARCHIMANTRA é un progetto che deriva da una esperienza legata ad una modalità partecipativa spontanea e per il proprio diletto, in una formazione che si riunisce per amore della musica, per il piacere di socializzare attraverso la musica, senza alcuna intenzione concertistica.

“Abbiamo scelto, per partecipare al Festival e visto il tema dell’iniziativa – che si svolgerà a Mombaroccio il 29 e 30 giugno – principalmente legato alle energie interiori, al contatto e al rapporto con il divino, al racconto di argomenti sconosciuti ai più, quelli che provengono dall’esterno, di confrontarci con alcuni brani che sono molto vicini, in un modo od in un altro, a queste tematiche. E’ un confronto personale quello che cerchiamo, da amanti della musica, ma anche collettivo, in quanto organico strumentale per forza di cose dobbiamo suonare insieme, dobbiamo ascoltarci. Il suonare insieme accoglie questa fondamentale esigenza: l’ascolto dell’altro oltrechè di se stessi, l’andare insieme.

In questo contesto viene allargata la partecipazione anche ai convenuti, per ascoltare, si, ma anche per collaborare in maniera informale al suonare e cantare di ARCHIMANTRA.

In che modo? Venite e lo scoprirete!

Programma

  • CANONE PERPETUOJohann Sebastian Bach
  • GAYATRI MANTRATradizione indiana
  • DANSE DES CHAMPS ELYSEES – Prima danza – Christoph Willibald Gluck
  • MARIAM MATREM VIRGINEMAnonimo
  • ARBATAXMaurizio Puxeddu

Strumenti musicali
Violino primo, violino secondo, viola, violoncello, contrabbasso, flauto traverso, flauto diritto, liuto arabo, bansuri, campane tibetane, wind bells, tamburo a cornice, harmonium indiano, triangoli

CANONE PERPETUO
Johann Sebastian Bach
(Eisenach, 31 marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750)

Organico: Archi e flauto diritto

Tutta la produzione musicale di J.S.Bach è dedicata a Dio, al Signore. Ed in questo canone perpetuo ci leggiamo il suo amore verso le alte sfere. Si tratta di un canone perpetuo, ovvero senza fine, che potrebbe essere suonato senza mai interromperlo, come un mantra, come una preghiera infinita che in qualche modo ci avvicina all’Altissimo.

GAYATRI MANTRA
Tradizione indiana
(Testo vedico)

Organico: Voce, archi, harmonium indiano, campane tibetane


Il Gayatri Mantra è definito mantra universale, è uno dei mantra più conosciuti e cantati.
Non appartiene a nessuna religione, lo si trova nei testi Veda (veda significa “conoscenza“) e, per questo, può essere cantato da tutti.

Il testo del Gayatri Mantra
Om bhur bhuvah svah
tat savitur varenyam
bhargo devasya dhimahi
dhiyo yo nah prachodayat

Una delle possibili traduzioni
Meditiamo sul creatore supremo,
la cui luce divina illumina tutti i regni (fisico, mentale e spirituale).
Possa questa luce illuminare le nostre menti.”

DANSE DES CHAMPS ELYSEES
da Orfeo ed Euridice, Atto II
Christoph Willibald Gluck
(Erasbach, 2 luglio 1714 – Vienna, 15 novembre 1787)

Organico: Flauto traverso, violini, viola, violoncello, contrabbasso

Orfeo s’innamora, ricambiato, della ninfa Euridice, e la sposa. Eppure il destino dei due amanti nasce sotto una cattiva stella. Come racconta Virgilio nelle Georgiche, di Euridice s’invaghisce anche il pastore Aristeo, che l’insegue per farla sua e, mentre scappa, Euridice è morsa fatalmente da un serpente. Nelle Metamorfosi Ovidio sceglie di eliminare dalla scena Aristeo: Euridice è spensierata, in compagnia di una schiera di ninfe, quando viene morsa al tallone dal rettile. Appena Orfeo apprende la notizia, piange la sposa e con coraggio decide di recarsi negli inferi per riaverla. Scende fino allo Stige, vince ogni ostacolo grazie alla lira e si presenta a Persefone e a Ade, i signori dell’oltretomba. Canta il suo amore per Euridice e chiede che gli venga data la possibilità di continuare a vivere con lei.

Tale è la forza del suo amore e del suo canto che Persefone, Ade, il cane Cerbero e perfino le implacabili Furie si commuovono. Gli viene quindi accordato di portare con sé Euridice, ma a un patto: lui andrà avanti, lei lo seguirà, e Orfeo non potrà mai girarsi indietro, perché altrimenti Euridice tornerà per sempre tra le ombre dei defunti. In nome della passione il poeta ha quindi sfidato i limiti dell’essere umano, con i suoi versi ha sconfitto la morte e il conseguente oblio. La poesia sembra poter influire sul destino ultimo di ogni uomo.

Sembra. Nella risalita, infatti, mentre i due amanti sono quasi arrivati alla luce, Orfeo non resiste alla tentazione e si volta per controllare che la sua amata sia veramente con lui. Nel tempo di un attimo Euridice scompare per sempre nell’abisso. Distrutto e impietrito, Orfeo non trova più pace e vaga per la terra, sublimando nel canto un passato che non può più tornare. Continua a emozionare, sì, ma rifiuta la vita e l’amore delle altre donne; per questo le Menadi – o Baccanti – si vendicano di lui, che pure era legato a Dioniso, e lo fanno a pezzi gettandone i resti nel fiume Ebro. Tutti lo piangono, uccelli, alberi, sassi, ma Orfeo potrà tornare a riabbracciare la sua Euridice.

MARIAM MATREM VIRGINEM
Canto polifonico dal Llibre Vermell de Montserrat
Anonimo
(periodo tardo medievale)

Organico: Canto, archi, flauto diritto, triangoli

Il manoscritto fu copiato verso la fine del XIV secolo. Inizialmente conteneva 172 fogli scritti sulle due facciate. Se ne sono perduti 35: dei 137 restanti, solo sette (fra il 21 e il 27) contengono musica. Perciò, a conti fatti, non si supera la dozzina di pagine di musica. Il nome (il libro rosso di Montserrat) deriva dal colore delle copertine con cui fu rilegato nel XIX secolo. Il Monastero di Montserrat, sito vicino a Barcellona, che conteneva il patrimonio musicale del medioevo, venne saccheggiato dalle truppe napoleoniche. Il Llibre Vermell è l’unico testo che si salvó dalle fiamme appiccate dai soldati.

Mariam Matrem Virginem attolite
Ihesum Christum extollite concorditer.

Maria seculi asilum defende nos.
Ihesu tutum refugium exaudi nos.
Iam estis nos totaliter diffugium
totum mundi confugium realiter.

Ihesu suprema bonitas verissima.
Maria dulcis pietas gratissima.
Amplissima conformiter sit caritas
ad nos quos pellit vanitas enormiter.

Maria facta saeculis salvatio.
Ihesu damnati hominis redemptio.
Pugnare quem viriliter per famulis
percussus duris iaculis atrociter.

ARBATAX
per flauto traverso, archi e percussioni
Maurizio Puxeddu
(Cagliari, 1960)

Organico: Flauto traverso, liuto arabo, archi (violini, viola, violoncello, contrabbasso), percussioni

Racconto in musica di incursioni e scorrerie corsare sulle coste della Sardegna e nel Mediterraneo